CONCLUSIONI

Noi non vogliamo inquadrare in alcuna categoria il Sindaco di Messina ed i suoi collaboratori per quanto attiene le questioni culturali ma un fatto è che la nostra competenza, il nostro lavoro e i nostri sforzi sono stati ignorati ed è stato opposto al nostro Progetto un muro costruito con i mattoni dell’arroganza e con la malta della stupidità, muro contro il quale non intendiamo sbattere.

Ricordando le parole sulla “perfezione della rotondità” del Principe di Salina nel Gattopardo “…i siciliani non possono cambiare perché sono Dèi”, e avendo già affrontato per quattro anni la terza delle categorie del Cipolla, preferiamo non correre rischi aggiuntivi per il futuro.

Non avendo alcuna prova che la seconda categoria di cui sopra sia in qualche modo rappresentata  dagli Assessorati preposti, abbiamo deciso di porre fine all’inutile monologo: il Museo del Fango, con i suoi artisti, le sue competenze ed il suo piccolo bagaglio di opere e di esperienze e con il Fango nel cuore, lascia Messina e prende il largo per raggiungere un’altra regione del mondo dove gli si offre una sede congrua e dove, ad accoglierlo, ci saranno persone forse meno “rotonde” ma certamente “più quadrate”...

 

La notte di San Lorenzo di Sara Teresano

La MONTAGNA d'ARTE - opera n° 3