I MOTIVI

Renato Accorinti, ottima persona dalla limpidezza diamantina, confessa di non poter contare su uno staff all’altezza del compito (l’avevamo percepito sulle nostre carni) ma gli chiediamo: non avrebbe potuto fare scelte diverse? Per alcuni incarichi delicati (vedi le scelte su urbanistica, sviluppo economico e viabilità) sono stati scelti degli esperti, perché non alla Cultura? Il primo Assessore, ottimo antropologo, si mostrò rinunciatario da subito e si dimise dopo appena 6 mesi; il secondo, ottimo ordinario universitario, nei suoi primi 200 giorni non ha prodotto alcun “magnifico effetto” (anche perché quando si hanno pochi quattrini a disposizione bisogna ricorrere a delle idee!).

E comunque, per governare la Cultura, non basta una preparazione “attinente” che di solito produce solo pasticci.

Sarebbe interessante un confronto pubblico su questi temi, se ciò potesse essere utile. Ma temiamo che anche i “nuovi interlocutori” preferiscano l’ombra estiva.

In assenza dunque di spiegazioni plausibili, anzi, di qualunque spiegazione, ci rimangono solo due ipotesi.

La prima: la Cultura occupa l’ultimo posto nell’interesse generale del nostro Paese, e quindi anche di Messina.

La seconda è supportata dalle “Leggi fondamentali della stupidità umana” di Mario Cipolla (Professore Emerito di Storia Economica a Berkeley) secondo cui esistono quattro tipi di persone:

Disgraziato (Sfortunato): chi con la sua azione tende a causare danno a se stesso, ma crea anche vantaggio a qualcun altro

Intelligente: chi con la sua azione tende a creare vantaggio per se stesso, ma crea anche vantaggio a qualcun altro

Bandito: chi con la sua azione tende a creare vantaggio per se stesso, ma allo stesso tempo danneggia qualcun altro

Stupido: chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.

 

La grande Scala o La Veronica di Michele Cannaò

La MONTAGNA d'ARTE - opera n° 1