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lino  marzulli

 

 

Molto noto sia in Italia sia all'estero, Lino Marzulli è morto a Milano nel 2007, all'età di 78 anni. L'artista ha sviluppato negli anni uno stile molto personale, non riconducibile ad alcuna corrente precisa. I suoi quadri sono ricchi di riferimenti fiabeschi e astrologici. Nato a Sesto San Giovanni nel 1929, ha vissuto in un quartiere operaio schiacciato tra le periferie di Sesto e Milano. Nel 1955 frequenta la scuola d'arte Faruffini diretta da Giovanni Fumagalli nella quale, nel corso di cinque anni, apprende l'arte della pittura. Nei primi anni Sessanta Marzulli arriva all'insegnamento e tiene la cattedra di tecnica del colore all'Istituto Rizzoli di Milano. Ma l'evento che cambia radicalmente la sua vita di artista arriva quando conosce il gruppo di artisti che viveva nel «Quartiere delle Botteghe» di Sesto San Giovanni. In quell' ambiente il giovane pittore entra in contatto con la militanza critica e artistica e le giovani avanguardie italiane e straniere. Comincia a sperimentare materiali e tecniche nuove, portando avanti il discorso della pittura-dipinta. In quegli anni sono stati frequenti i viaggi all'estero e in Italia con una lunga permanenza a Venezia dove inizia la sua attività espositiva. Nel 1966 Marzulli trasferisce il suo studio a Milano e, assieme a altri artisti entra nel vivo della contestazione occupando la Triennale e poi la Biennale di Venezia e fino al 1973 è sempre stato all'interno di battaglie culturali. Dal vive nelle Cinque Terre e inizia a dipingerne le aspre colline e il mare. Nel 1995 dipinge il primo quadro tondo della collezione di Duilio Zanni che ha oramai superato i seicento pezzi. Negli ultimi anni l'artista si divide tra Milano e la Liguria.

 

Le due opere sono state donate al Museo dalla moglie Maria, amica del Museo del Fango, fedele allo spirito di partecipazione di Lino a tutte le attività che fanno dell'arte uno strumento di lotta e di vita attiva.