dario ballantini |
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Dario Ballantini nasce a Livorno nel 1964. Dopo aver frequentato un corso di tratteggio, tenuto dal prof. Giulio Guiggi,(1912-1994) si iscrive all'indirizzo artistico del Liceo Scientifico Sperimentale di Livorno, dove e' allievo di Giancarlo Cocchia. Nel frattempo comincia a manifestarsi la sua "febbre da palcoscenico". A sedici anni visita a Parigi la grande mostra su Amedeo Modigliani (Museo dell’Arte Moderna) la cui opera influenzerà in parte la sua formazione. Finito il liceo, Dario conosce e frequenta il pittore Maurilio Colombini ed il gallerista Cesare Rotini (1945-2008), cominciando ad esporre nell’ambito livornese dapprima con ritratti di Pierpaolo Pasolini di stampo neorealista. Intanto gli spettacoli di cabaret diventano di fatto il suo lavoro primario. La pittura rimane comunque una strada percorsa con collettive e personali. Nel 1989 frequenta un corso di grafica pubblicitaria tenuto dal prof. Leonardo Baglioni e nello stesso anno espone a Firenze nella galleria "Teorema". Nel 1994 ha un nuovo contatto con Antonio Ricci e approda a "Striscia la Notizia" dapprima con l'imitazione di Dario Fo cui faranno seguito Paola Borboni, Ignazio La Russa, e Vittorio Cecchi Gori, Valentino con l'innovativa idea dei servizi "on the road". Ballantini realizza anche un cortometraggio "La chiave per il mare" che partecipa al "Bellaria Film Festival" scritto con Fabrizio Torri ed ottiene un piccolo ruolo nel film di Silvano Agosti "L'uomo proiettile" presentato alla mostra del Cinema di Venezia. Ma la passione per le arti figurative torna a farsi sentire: Ballantini realizza ritratti di alcuni grandi personaggi dello spettacolo tra cui Erminio Macario, Bice Valori e Fred Buscaglione per il festival "Acquaviva nei fumetti". Contemporaneamente, Dario interpreta dei ruoli cameo nei film "Baci e abbracci" di Paolo Virzi', "Il pesce innamorato" di Leonardo Pieraccioni, "Svitati" di Ezio Greggio e Mel Brooks, "Festival" di Pupi Avati ed "Il segreto del giaguaro" di Antonello Fassari. Sarà invece protagonista del cortometraggio "La grande rosa blu" di Carlo Pulerà. Luciano Caprile presenta la sua mostra alla Galleria Artesanteasmo di Milano. Seguono esposizioni a Padova, Genova, Como etc. e partecipazioni a collettive tra cui quella al Parlamento europeo di Bruxelles con il Gruppo Lambronico ed un omaggio ad Amedeo Modigliani nella casa natale, curata dalla Galleria Gustalla di Livorno. Nel maggio del 2005 il critico Fabio Marcelli cura la sua mostra a Fabriano dove stringe amicizia con Ivano Fossati di cui "vestirà" il palco per il tour "l'Arcangelo" con le sue opere riprodotte in grande scala. Nel 2006 realizza l'etichetta personalizzata "Un fiore per Ivan" in memoria del cantautore Ivan Graziani. In settembre realizza con Bonito Oliva un servizio satirico sulla mostra "Da Dada Dadaismi del contemporaneo". In seguito il critico gli consegnerà l'A.B.O. d'argento per la pittura. In ottobre il "Corriere della Sera" invita Ballantini a presentare la grande mostra "Turner e gli impressionisti" al museo di Santa Giulia a Brescia. Nel 2007 al Teatro Piccolo Eliseo di Roma vengono proiettate le immagini di alcune sue opere durante la lettura di un testo di Oliver Py interpretato da Leo Gullotta nell'ambito della rassegna sulle nuove drammaturgie francesi. Fabio Marcelli cura per la Silvana Editoriale la monografia "In arte Dario Ballantini", |
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opere dal 1980 al 2007 con testi critici di Ivano Fossati, Antonio Ricci, Enrico Crispolti, Luciano Caprile e Luciano Lepri. Nel 2008 espone alla Galleria di Palazzo Coveri a Firenze a Castel dell'Ovo a Napoli, e la mostra itinerante dal titolo"Visioni sommerse" dopo una tappa a Bologna approda a Parigi alla "Galerie de l'Europe" nel 2009. Nell'estate Alessandro Parella organizza un'esposizione al Castello di Saint Rhe'my in Valle D'Aosta, seguita nel settembre dello stesso anno nella ex "Chiesa Anglicana" di Alassio, a cura del critico Nicola Davide Angerame, dal titolo "Labirinti esistenziali". Nell'autunno del 2008 Davide Rampello, Presidente della Triennale, propone a Dario una mostra alla Triennale Bovisa che comprenda le due attività artistiche venticinquennali finalmente fuse. Nell'ottobre 2009 Massimo Licinio cura la mostra "Identità artefatte". Nello stesso periodo le nuove opere di Ballantini sono esposte a Milano alla Galleria San Carlo di Giancarlo De Magistris. Dal 26 Novembre 2009 al 07 Gennaio 2010 i suoi quadri vengono esposti alla Galerria 18 di Bologna. Nel 2010 Ballantni espone le sue opere a Basilea nella mostra collettiva "Italians do it better" e alla Galleria Albanese Arte di Matera, al Palafiori a SanRemo e al Chiostro di Suvereto. Durante il Salone del Mobile 2010 le opere di Ballantini arredano lo spazio Anni Luce di Milano e contemporaneamente è presente anche alla Triennale nell'Atelier Resin Solutions di Gobbetto. Sempre in quel periodo Ballantini partecipa ad una delle più importanti mostre d'arte contemporanea, la "Cow Parade" dipingendo una delle settanta mucche d'autore che hanno arredato le più belle piazze di Roma. In occasione della Vogue Fashion's Night, la Galleria San Carlo di Milano allestisce una personale. E' presente all' Art Basel Miami dal 30 nov. al 7 dic. 2010. Il 25 settembre 2010 ha inaugurato la sua ultima mostra a Tolentino fino al 6 gennaio 2011. |
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